Se fino a poco tempo fa si poteva ancora parlare di moda, quella della meditazione quotidiana è ora una vera e propria tendenza.

Basta un’occhiata ai dati che arrivano dagli Stati Uniti, dove il 14% della popolazione dichiara di praticare giornalmente la meditazione consapevole, vale a dire poco meno di 50 milioni di persone, quasi la popolazione dell’Italia intera.

Una tendenza che si afferma in questa maniera deve avere dei validi motivi a supporto: cosa ha convinto così tanti americani a prendersi del tempo per sé ogni giorno per meditare?

I benefici noti della meditazione sono molti, ciò che però potrebbe tenere ancora alla larga gli scettici è il fatto che spesso gli effetti positivi della meditazione sono avvolti da una sorta di alone mistico. Eppure le prove scientifiche non mancano, e sono piuttosto interessanti.

Vuoi coltivare la materia grigia? Medita!

Siete da sempre alla ricerca di un metodo efficace e legale per aumentare le vostre prestazioni cerebrali? Potreste trovare la soluzione… nel non fare niente.

Già perché la meditazione potrebbe essere vista in questa maniera, semplicistica ma utile per carpirne la natura: l’assenza di attività.

Durante la meditazione, infatti, l’attività cerebrale passa da onde corte e veloci, le onde beta, a onde lente e lunghe, onde theta e delta, tipiche della fase del sonno.

Proprio questo passaggio è alla base dei più noti benefici – scientificamente provati – della meditazione: riduzione dello stress e dei livelli di cortisolo nel sangue, abbassamento della pressione, diminuzione di ansia e paura.

Ma è stato dimostrato anche che durante questo stato di consapevolezza viene stimolata l’attività della corteccia prefrontale, l’area cerebrale deputata alla concentrazione e alla capacità di prendere decisioni.

Mindfulness, il segreto dei leader

Ecco perché la pratica di una breve meditazione quotidiana, preferibilmente al mattino appena svegli, è diventata l’asso nella manica di manager, celebrità, leader politici, campioni dello sport.

La pratica costante della meditazione aumenta concentrazione e memoria, potenzia la capacità decisionale e, secondo alcuni studi, può diminuire le dimensioni dell’amigdala, una ghiandola all’interno del cervello responsabile delle risposte emotive legate a paura e stress.

Penserete ora che bisognerà diventare delle specie di asceti per beneficiare di tutto ciò: sbagliato, bastano pochi minuti al giorno, anche solo 15 o 20, dicono gli esperti.

Non pensate al Budda in cima alla montagna, per iniziare basta davvero poco. I sostenitori della meditazione quotidiana affermano comunque che, una volta presa la buona abitudine, non se ne riesca a fare a meno, riuscendo con facilità a ritagliarsi anche 30 minuti al giorno tutti per sé.

Chi va piano

L’importante è partire “dal basso”. La rete pullula di proposte di diversi tipi di meditazione, e non mancano nemmeno le app da scaricare sullo smartphone.

Ma, assicurano sempre gli esperti, se non si sa come iniziare l’importante è… farlo, semplicemente. Sedersi in silenzio, a occhi chiusi o socchiusi, e concentrarsi sulle sensazioni del momento presente.

Osservarle, senza giudicarle o trattenerle, e lasciarle andare via. Bastano cinque minuti per iniziare: provare per credere.

Siete stanchi del solito work-out? State valutando l’idea di iniziare un nuovo allenamento, del tutto diverso? Se siete tra le persone che amano le avventure e il brivido dell’imprevisto, allora nella top 3 delle idee che vi sono balenate in mente c’è sicuramente il mountain biking.

Lungi dall’essere uno sport omogeneo, il mountain biking viene comunemente suddiviso in varie categorie: cross country, cicloescursionismo, enduro, downhill, freeride, slopestyle, dirt jumping e trial.

Non importa quale sia la variante che avete scelto: allenarsi con la mountain bike richiede, in ogni caso, resistenza fisica e mentale.

Non parliamo soltanto di potenza muscolare, ma anche di capacità di restare in equilibrio, o di saper comprendere quando e come muoversi appropriatamente.

Inoltre, le uscite in mountain bike possono rivelarsi particolarmente “movimentate”, e sono diversi gli imprevisti a cui bisogna essere pronti.

Insomma, la versione spericolata del ciclismo classico è l’allenamento perfetto per le persone autosufficienti, resistenti e determinate.

Se non vi riconoscete in questo primo identikit, non c’è niente da temere: potete approfittare del mountain biking per sviluppare o rafforzare tutte le caratteristiche sopra elencate!

Detto diversamente, se non siete ancora dei biker affermati e vi siete appena avvicinati al tema, procedete pure. Attenzione però: incominciate con cautela, seguendo dei semplici accorgimenti.

Acquisire familiarità con gli strumenti e i percorsi

Dopo aver scelto la vostra bici con cognizione di causa, vi consigliamo di familiarizzare il più possibile con essa, prima di addentrarvi nei percorsi più divertenti e pericolosi. Acquisire una buona padronanza con il mezzo è il primissimo passo da fare.

Ovviamente, non dimenticate di procurarvi, oltre al casco, anche gli altri strumenti di sicurezza: guanti, parastinchi, gomitiere. Tutti questi oggetti sono più che necessari nel momento in cui si decide di intraprendere un percorso off-road!

La fase di preparazione non finisce qui

I principianti assoluti farebbero bene a percorrere a piedi il trail che andranno ad affrontare successivamente in mountain bike.

Non c’è niente di male nel voler ispezionare preventivamente il terreno, prima di inoltrarsi in luoghi sconosciuti, soprattutto se siete alle prime armi e non vi sentite sufficientemente sicuri delle vostre capacità.

Familiarizzate, dunque, con i possibili ostacoli, con la lunghezza del percorso, e con il grado di difficoltà con cui vi confronterete nella fase della resa dei conti!

Esercizio graduale e costante

Non appena vi sentite sicuri e a vostro agio, potete iniziare a divertirvi sui percorsi fuoristrada. Il consiglio che vi diamo, però, è quello di iniziare la vostra nuova esperienza con la mountain bike a ritmo graduale.

Entrate nel mondo del mountain biking in punta di piedi, soprattutto se non siete per niente abituati all’attività motoria!

In realtà, tutti gli sport richiedono una fase preliminare; il mountain biking, però, in particolar modo.

Come abbiamo anticipato, questo tipo di allenamento è un po’ speciale, per cui partire in quarta, in preda all’eccitazione, non vi farà certamente bene.
Misurate l’allenamento in base al vostro fisico e alle vostre abitudini.

In linea generale, se siete dei newbies vi suggeriamo di uscire una o due volte a settimana, e di iniziare con i percorsi più semplici. Con il passare del tempo, poi, aumentate, piano piano, il carico di lavoro.

Graduale non significa una volta al mese, quando capita!

Un buon allenamento deve essere sempre costante. La costanza è un elemento fondamentale soprattutto per il mountain biking.

Dopo una o due uscite, a causa di un probabile impatto sconcertante, avrete l’istinto ad arrendervi: ricordate che se non prendete in mano le redini, non diventerete mai dei bravi ciclisti!

Abituate, dunque, il vostro cervello a uno degli allenamenti più duri, e fatelo progressivamente e con assiduità.

Può spesso capitare di sentirsi gonfi, stanchi, di avere difficoltà nella digestione o a perdere peso, di sentirsi più “doloranti” e affaticati del solito.

Scarsa energia, frequenti emicranie e spesso cattivo umore sono altri stati che possiamo riconoscere e ammettere di frequente.

Immediatamente si è portati a pensare di avere delle problematiche legate al sistema digestivo, intestinale oppure di essere intolleranti a qualche alimento.

Ciò può essere senz’altro vero ma nella maggior parte dei casi, questi sintomi stanno ad indicare che il corpo sta sperimentando un malfunzionamento a livello metabolico che si manifesta con uno stato generale e cronico di infiammazione sistemica.

L’infiammazione infatti non si traduce solo con un’arrossamento di una zona del corpo o con una sensazione di bruciore diffuso.

Le sue manifestazioni sono molto più profonde e vanno a coinvolgere diverse funzioni e stati del corpo, rendendo spesso difficile riconoscere la vera origine che l’ha provocata.

I pericoli delle infiammazioni croniche

Oltre ad essere particolarmente fastidiose, le manifestazioni di infiammazione andrebbero monitorate e gestite subito insieme ad uno specialista perché spesso sono focolai localizzati che possono dar origine a problematiche di salute ben più serie: diabete, malattie vascolari, malattie cardiache.

E’ quindi bene sottoporsi periodicamente a esami di controllo e a heck up completi in modo da monitorare il proprio stato di salute generale e intervenire laddove necessario.

Ci sono tuttavia delle indicazioni e delle abitudini che se ripetute costantemente e inserite in uno stile di vita sano ed equilibrato, possono contribuire in maniera importante a combattere le infiammazioni e a sviluppare una maggiore “forza e resistenza” rispetto a questi fastidiosi problemi.

Nuove abitudini, più salute e benessere

E’ ormai risaputo e universalmente riconosciuto che la salute inizia a tavola. Un’alimentazione corretta e bilanciata e’ sicuramente il primo fattore da considerare e mettere in pratica non solo per combattere le infiammazioni ma per ottenere uno stato di salute ottimale e una sensazione di benessere generalizzato.

“Siamo quello che mangiamo” e in effetti il corpo riflette gli alimenti che introduciamo nel nostro corpo e la loro qualità. E’ quindi necessario e un gran bene rivedere le proprie abitudini alimentari e – se necessario – modificare la propria dieta.

Consumare quotidianamente abbondanti porzioni di frutta e verdura fresche e di stagione e’ senz’altro la prima regola da seguire in una dieta bilanciata e corretta. Frutta e verdura sono infatti molto ricche di sostanze antiossidanti che possono tenere nella norma i valori del pH del corpo.

Limitare zuccheri bianchi e cereali raffinati ma anche grassi animali, fritti ed eccessi di alcol e caffeina. Alimenti che provocano un accumulo di radicali liberi nei tessuti e che intasano letteralmente il sistema cardiocircolatorio.

Favorire alimenti freschi, in particolare pesce e carni bianche. Preferire cereali integrali, fonti di fibre, introdurre i legumi nella propria alimentazione.

Ma anche idratarsi molto prediligendo acqua naturale e abolendo le bevande gassate e zuccherate.

Ci sono poi alimenti e spezie che hanno un alto potere disinfiammante e antiossidante e che andrebbero introdotti nella propria alimentazione: curcuma e zenzero, ad esempio, sono utilizzati da tempo molto antichi proprio per queste loro proprietà.

Ma anche il limone e l’aloe vera, rimedi riconosciuti per disinfiammare e depurare il corpo.

Uno stile di vita sano comprende altre importanti abitudini da non sottovalutare, anzi, da rispettare e tenere bene a mente. Sport e movimento sono assolutamente consigliati in quanto la sedentarietà e’ una causa importante delle infiammazioni corporee.

Basta poco tempo al giorno, anche solo una camminata a passo sostenuto in mezzo alla natura (se possibile) per dare una sferzata di energia al proprio metabolismo e ritrovare uno stato di salute ottimale.

Ma anche riposare adeguatamente la notte e – per quanto possibile – evitare stati di profondo stress, che è assolutamente letale e una delle cause principali degli Stati infiammatori.

Bastano poche abitudini per cambiare il proprio stile di vita: i risultati saranno immediatamente visibili e daranno un nuovo e ampio respiro al corpo (e quindi anche allo spirito!).

Siete a dieta? avete finalmente deciso di prendervi cura del vostro corpo e siete pronti a zittire per sempre il carattere impertinente del palato? se state pensando di eliminare del tutto gli snacks, fermatevi un attimo e leggete cosa abbiamo da dirvi: gli snacks vi aiutano a rimanere in forma!

Quindi, tranquilli, potete, anzi dovete, fare merenda anche se avete intenzione di dimagrire, o di prestare maggiore attenzione alla vostra salute fisica.

È consuetudine selezionare il cibo in case all’apporto calorico. Tutti l’abbiamo fatto: ricerchiamo tra le righe dell’etichetta sulle confezioni quel numero che precede la sigla Kcal, e, in base a questo decidiamo se comprare il prodotto oppure lasciar stare.

Tuttavia, non è esattamente così che dovrebbe andare. Le calorie non sono il mostro da cui dobbiamo scappare, anzi, esse sono molto importanti per il corretto funzionamento del corpo, in quanto ci forniscono l’energia di cui abbiamo bisogno per vivere.

Mettete per un attimo da parte la fobia delle calorie e concentriamoci sul valore nutrizionale del cibo. Vogliamo spiegarci meglio. Alcuni cibi possono essere altamente calorici, ma, allo stesso tempo, essere salutari.

Altri, invece, nonostante abbiano lo stesso apporto calorico, sono tossici. Come mai? perché mancano delle sostanze nutrienti necessarie.

Alimenti con grosse quantità di zucchero, farina raffinata, grassi saturi e ingredienti artificiali, contengono quasi soltanto calorie vuote, ovvero, calorie inutili: quelle da evitare.

Quali sono, allora, le calorie sane? quelle che forniscono proteine magre, grassi monoinsaturi e polinsaturi, carboidrati complessi, e, in generale, tutti i cibi freschi e non trattati.

Pensate davvero che non esistano snacks calorici e salutari? esistono, eccome! Scopriamoli insieme.

Avocado, burro d’arachidi e hummus

Gli snacks calorici non devono essere eliminati. Dovreste, piuttosto, andarci piano con le merende non-nutritive come patatine fritte, caramelle e bibite gassate.

Insomma, dimenticate il junk food, e optate per un freschissimo avocado!
100 grammi di questo frutto ammontano a 160 calorie, eppure, includere l’avocado nella vostra dieta non può che costituire un beneficio, poiché è ricco di fibre e di vitamine, minerali e antiossidanti.

Potete condire l’avocado con limone e pepe, o anche, dare un’occhiata alle ricette per fare il guacamole!

Un’altra merenda deliziosa e salubre è il burro d’arachidi fatto in casa. La crema canadese a base di arachidi è davvero rifocillante. Burro d’arachidi è, infatti, sinonimo di proteina: uno dei macronutrienti più importanti.

Il suggerimento che vi diamo è di spalmare due cucchiai di pasta d’arachidi su una mela tagliata a fettine. In questo modo guadagnerete 267 calorie senza danneggiare il vostro organismo.

Verdure e legumi di pomeriggio si trasformano in ottimi snacks. L’idea è quella di accoppiare alcune verdure fresche come i broccoli, il radicchio o i peperoni con l’hummus, la crema di ceci a cui tradizionalmente si aggiunge la salsa tahina, l’olio d’oliva e i semi di sesamo.

Il risultato vi farà chiedere perché fino a quel momento avete preferito le patatine in busta al gusto di paprika!

Frutta secca e yogurt greco

Grosso potere energetico è attribuito anche alla frutta secca. Si tratta di una merenda semplice, veloce e con alto valore nutrizionale, seppur mediamente calorica.

Mettete un pugno di mandorle, noci o anacardi in una ciotolina e gustatevi il vostro spuntino fatto di calorie sane, minerali e fibre.

Ovviamente, bisogna fare sempre attenzione alle quantità: una manciata di noci di troppo potrebbe mettere a repentaglio tutto. La quantità, infatti, rappresenta una minaccia per il ritmo alimentare sano che state provando a mantenere.

Infine, yogurt greco! Quest’ultimo è pieno di proteine, calcio, magnesio, e potassio. E non manca di calorie!

Il consiglio che vi diamo è quello di aggiungere allo yogurt alcuni frutti di bosco, in modo da compensare l’acidità con un pizzico di dolcezza. 200 grammi di yogurt bianco con 70 grammi di mirtilli equivalgono a 180 calorie.

Vogliamo sottolineare, per concludere, l’importanza di rivolgersi a un professionista prima di mettere le mani sulla vostra alimentazione.

Ogni persona ha uno stile di vita diverso che richiede attenzioni particolari. Non tutti abbiamo bisogno della stessa dose di energia!

Sempre più in voga negli ultimi anni, ottimo momento di bellezza e relax ma facile da realizzare anche a casa, la sauna facciale e’ il trattamento del momento.

Il concetto è molto semplice: la sauna facciale e’ un procedimento di pulizia del viso molto profondo che, sfruttando i vantaggi del vapore, va a detergere in profondità tutte le aree del viso e del collo, comprese quelle più difficili da raggiungere (gli angoli del naso ad esempio).

A ognuno la sua sauna

Inizialmente riservato ad uso quasi esclusivo di estetiste ed esperti di beauty, che eseguivano il trattamento nel centri di bellezza specializzati, oggi la sauna facciale e’ facilmente acquistabile quasi ovunque, sia online che nei negozi specifici, ad un costo veramente contenuto quindi assolutamente alla portata di tutti.

Naturalmente ne esistono di diversi modelli, dai più semplici ai più sofisticati. Il funzionamento e’ comunque piuttosto semplice così come l’uso e l’effetto finale: basta solo saper scegliere il modello più adatto alle proprie esigenze.

Sauna facciale o normale detersione? Cosa scegliere e quando

Premesso che la detersione quotidiana del viso con prodotti specifici e adeguati alla propria tipologia di pelle e’ il primo fondamentale passo per avere una pelle bella, sana, elastica e per prevenire i danni provocati da agenti esterni e dal normale processo di invecchiamento, la detersione e la sauna facciale hanno due obiettivi molto diversi e due utilizzi ben specifici.

La detersione “superficiale” del viso deve essere fatta quotidianamente, mattina e sera, ed e’ indispensabile per risvegliare la pelle dalla stasi notturna e darle una sferzata di energia la mattina e per pulirla dall’azione spesso nociva dei fattori esterni la sera (inquinamento, polvere, sole ma anche stress e stanchezza).

La sauna facciale e’ invece un trattamento di pulizia che agisce in profondità, supera il primo strato di pelle e va a detergere in maniera importante il viso, agendo sui pori e portando una serie di grandi benefici al viso e alla sua bellezza.

Proprio per questa sua azione profonda, la sauna facciale e’ un vero e proprio trattamento di bellezza e come tale va eseguito non più di una volta ogni due settimane (molto dipende dal tipo di pelle che si deve trattare) per evitare che la sua azione diventi troppo invasiva e nociva.

I benefici della sauna facciale

Sfruttando le proprietà rivitalizzanti, igienizzanti e profondamente purificanti dei vapori, la sauna facciale svolge un’azione di detersione veramente importante.

Superato il primo strato di epidermide, il vapore pulisce in profondità i pori che vengono così “aperti” e detersi in profondità, con un effetto finale di eliminazione di sebo in eccesso e di impurità e di sporco, che spesso ostruiscono la pelle impedendole di “respirare” bene.

La pelle, finalmente libera da ostruzioni e “detossinata”, appare immediatamente più tonica ed elastica, riacquista il suo colore e tono, si libera degli antiestetici puntini neri e zone lucide, ed e’ pronta per ricevere i trattamenti successivi.

Questo è un dato cruciale che rende la sauna facciale un trattamento indispensabile per la pelle: un’epidermide sporca e “ostruita” da sporco e impurità non può ricevere efficacemente i principi attivi dei trattamenti che vengono applicati dopo la detersione.

Creme idratanti, antirughe, sieri e altri prodotti vengono assorbiti con maggiore efficacia da un pelle pulita e perfettamente “libera”.

Bellezza profonda e relax: i vantaggi di una sauna facciale

Oltre agli effetti “visibili” sull’epidermide (tono, elasticità, colore), la sauna facciale agisce in maniera benefica anche a livello più profondo: riattiva la microcircolazione e permette l’eliminazione di cellule morte, favorendo il processo di creazione di nuove cellule, effetti questi determinane per una pelle sana e per un globale effetto “antiage”.

Ultimo ma non meno importante, la sauna facciale offre un momento di vero relax, aspetto da non sottovalutare in una routine spesso troppo frenetica: un momento di bellezza tutto per se’ vale moltissimo e non solo a livello estetico!

A volte confondiamo il fatto di non avere malattie gravi con l’essere in salute. Seguendo questo modo di pensare non facciamo prevenzione e iniziamo a curarci solo quando il disturbo si presenta.

Non teniamo in considerazione che il corpo può metterci anni per manifestare un problema, e che spesso quando si manifesta è già molto grave e difficile da curare.

Diversi studi hanno dimostrato che molte persone, senza saperlo, soffrono di una carenza di vitamine. Questo causa un malfunzionamento dell’organismo e, nel lungo periodo, può portare a malattie anche gravi.

Queste carenze sono definite croniche, perché costanti e derivanti da un’alimentazione sbagliata, o non abbastanza ricca e completa.

Come sopperire a queste carenze? Innanzitutto con una dieta veramente sana ed equilibrata, ricca di frutta e verdura, oli vegetali, legumi, tuberi e cereali integrali. Ma quando questa non basta, potrebbe essere necessario ricorrere all’uso di integratori alimentari.

Quando assumere integratori

Gli integratori sono vitamine e minerali di sintesi chimica che supportano il corpo aiutandolo a sopperire a varie carenze. Sono ormai largamente utilizzati da gran parte della popolazione, il loro mercato è sempre in crescita e sono facilmente reperibili anche nei supermercati.

Proprio perché non serve una ricetta medica, spesso si acquistano con troppa leggerezza o per usi errati. Chi, ad esempio, utilizza gli integratori in sostituzione al cibo e con lo scopo di dimagrire va incontro a gravi problemi di salute.

Gli integratori non possono sostituire una dieta sana, essi sono concepiti per appunto “integrare” nella dieta sostanze nutritive carenti. Vanno quindi assunti quando esiste un’effettiva carenza, quindi dopo aver fatto i dovuti accertamenti e aver consultato un medico.

No al fai da te

Nessun integratore fa bene a tutti. L’utilizzo di ogni integratore va sempre approvato dal proprio medico curante. No quindi al fai da te, che può portare a conseguenze anche gravi.

Non è detto infatti che perché un prodotto sia di derivazione vegetale, allora sia innocuo per il nostro organismo. Alcune sostanze, come la vitamina C, possono essere dannose se assunte in eccesso.

In altri casi invece, l’assunzione di integratori può interferire con il funzionamento di altri farmaci in uso. La regola è quindi: sempre consultare un medico o un nutrizionista, che saprà individuare le nostre carenze specifiche e consigliarci sul dosaggio giornaliero.

Integratori utili da assumere in sicurezza

Abbiamo detto che nessun integratore può sostituire una dieta sana e ricca di nutrienti. L’alimentazione è da considerare la nostra risorsa principale per un fisico in salute.

Detto questo, ci sono comunque alcune vitamine che il nostro corpo fatica a trovare in natura. Queste sono ad esempio Omega3 e vitamina D. Gli Omega3 sono importantissimi antiossidanti che giocano un ruolo fondamentale nella disintossicazione dell’organismo.

La vitamina D invece è essenziale per la salute di ossa, pelle e denti, importante quindi per la prevenzione dell’osteoporosi negli anziani.

Sappiamo che il nostro corpo non assume giornalmente una dose sufficiente di queste vitamine, perché contenute in bassa quantità nel cibo. È una buona idea quindi assumerle tramite integratori, sempre sotto consiglio medico.

Chi non ha mai visto in televisione le pubblicità dedicate agli elettrostimolatori? Questi strumenti sono, oramai, in commercio da tantissimo tempo, e diversi sono i modelli disponibili.

Si tratta di apparecchi capaci di agire sulla contrazione dei muscoli attraverso degli impulsi elettrici a bassa frequenza. Come funziona? bisogna semplicemente posizionare meticolosamente gli elettrodi sui muscoli interessati, ed azionare il programma giusto.

La tecnologia che stimola i muscoli grazie agli elettrodi può essere utilizzata per scopi riabilitativi, estetici e sportivi.

L’elettrostimolatore, infatti, può risultare utile non soltanto a chi, dopo un incidente, necessita di un periodo di riabilitazione, ma anche a chi ha intenzione di tonificare e rassodare i muscoli.

In quest’ultimo gruppo rientrano anche quelle donne che, nella fase post-parto, ci tengono a riacquisire il tono muscolare perso durante il periodo di gravidanza.

Molte neo-mamme devono, infatti, confrontarsi con diversi cambiamenti fisici; e questo può rappresentare un grattacapo per alcune.

Siete insoddisfatte della vostra nuova forma fisica e cercate un modo efficace per tonificare i muscoli dell’addome e dei glutei?

L’elettrostimolazione post-parto potrebbe rinvigorire il vostro corpo, accelerando i tempi di recupero. Il sito habu.it ha confrontato i marchi più famosi degli elettrostimolatori sul mercato e grazie alla scelta dell’apparechio giusto, questo metodo di allenamento diventa semplice e veloce: agisce sui muscoli che ne hanno bisogno, ed è poco impegnativo.

Tuttavia, ci teniamo ad anticiparvi che non basta affidarsi all’elettrostimolazione per ottenere la forma fisica desiderata. Cerchiamo di capire meglio la situazione.

L’elettrostimolatore è un’opzione valida per le neo-mamme

Durante la gravidanza è assolutamente controindicato l’uso dell’elettrostimolatore. Gli impulsi elettrici, seppur a bassa frequenza, potrebbero danneggiare gravemente la salute del feto. Non solo: anche mentre si allatta è sconsigliato servirsi di tali strumenti!

Nella fase successiva al parto e all’allattamento, invece, ci sono tutti i presupposti per preferire la modalità di tonificazione muscolare basata sugli impulsi elettrici. Se non si ha troppo tempo da dedicare al fitness (ad esempio iscrivendosi in palestra), allora è giusto chiedere l’aiuto degli elettrodi.

Oltre ad agire sul pavimento pelvico (riducendo gli episodi d’incontinenza), e ad eliminare gli inestetismi causati dalla ritenzione idrica, gli elettrodi si occupano anche della tonificazione muscolare.

Nella fase post-parto, sono diverse le aree del corpo che si mostrano particolarmente indebolite: gli addominali, cosce e fianchi, i muscoli lombari e dorsali. Gli elettrodi possono funzionare tonificando e rafforzando tutte queste zone.

Gli elettrodi vengono scelti in base alla forma e alla tipologia. Una volta fatto ciò, devono essere posizionati correttamente sui muscoli interessati.

Per far sì che agiscano efficacemente è importante leggere le istruzioni d’uso del prodotto e, se possibile, chiedere anche consiglio ad un professionista. Non si è mai troppo prudenti!

Non vi aspettate miracoli

Chiaramente se scegliete questa via, dovete essere consapevoli del fatto che, prima di tutto, i risultati saranno di qualità diversa rispetto a quelli che si otterrebbero attraverso un regolare allenamento.

Non pensavate mica di cavarvela così facilmente? La contrazione muscolare che si sperimenta attraverso l’elettrostimolazione è di tipo involontario, mentre l’attività motoria produce contrazioni muscolari volontarie.

Inoltre, l’elettrostimolazione lavora solo su alcuni muscoli; al contrario, quando ci muoviamo, alleniamo l’apparato muscolare nella sua totalità.

Il nostro consiglio, dunque, è quello di accostare sempre un tipo di allenamento, anche leggero, all’elettrostimolazione.

Non vi stiamo dicendo che dovete obbligatoriamente iscrivervi in palestra! potete benissimo decidere di dedicarvi all’attività fisica restando a casa. La home fitness è ormai una pratica conosciuta e verificata!

Un altro punto a cui dovete fare attenzione è sicuramente la dieta. Credete che dopo aver finito la sessione giornaliera di elettrostimolazione vi è consentito aprire la dispensa e inghiottire un bel pacchetto di patatine?

Ovviamente potete farlo se volete, ma, così facendo, il miglioramento del tono dei muscoli diventa un miraggio.

Dunque, attenzione ai cibi con calorie vuote, poco nutrienti e ricchi di grassi saturi: prediligete sempre uno stile di vita sano e una dieta equilibrata.

Tutti ce lo ripetono: mangiare sano, tanta frutta e verdura, fare una dieta varia ed avere un corretto apporto di vitamine.

Ma quali sono queste vitamine? E soprattutto, in che alimenti trovarle? A, C, E, D, B6 e B12: il nostro corpo ci richiede un apporto quotidiano di queste vitamine per evitare scompensi che lo indebolirebbero.

Anche minerali come ferro, magnesio, zinco e selenio sono fondamentali per il buon funzionamento del sistema immunitario.

Per essere sicuri che la nostra dieta sia effettivamente completa di tutti i nutrimenti necessari, è bene non improvvisare e rivolgersi ad un dietologo o nutrizionista professionista.

Nel frattempo però, vogliamo svelarvi alcuni alimenti ricchi di vitamine e minerali che possono facilmente essere integrati nell’alimentazione quotidiana.

Frutta secca (vitamina E)

La vitamina E, indispensabile per rafforzare la nostra barriera cutanea, si trova abbondantemente in tutta la frutta secca.

Mandorle, pinoli, nocciole e noci sono un toccasana per la salute. Ma anche frutta essiccata come uvetta, mango, prugne e fichi, che contengono numerosi oligoelementi come potassio e magnesio.

Legumi (zinco, ferro)

I legumi sono ricchi di proteine e sali minerali, quegli elementi fondamentali per la costituzione di ossa e tessuti e per la regolazione di varie funzioni corporee.

Fagioli e ceci sono ricchi di zinco, mentre le lenticchie vantano un’abbondante presenza di ferro.

Funghi (vitamina D)

La vitamina D è importantissima per ossa, denti e pelle, ma è così difficile reperirla in natura che il corpo è spesso costretto ad autoprodurla, sfruttando l’energia derivante dall’esposizione al sole.

La maggior parte dei vegetali ne è infatti completamente priva, ad eccezione dei funghi. È una buona idea quindi integrarli nella nostra dieta quotidiana. Il modo migliore per assimilare la loro vitamina D è mangiarli crudi tagliati sottili nell’insalata.

Semi (proteine, acidi grassi, fibre)

I semi dovrebbero essere definiti dei superalimenti per la mole di proteine, acidi grassi e fibre vegetali che contengono.

I semi di sesamo sono ricchi di calcio, quelli di zucca di zinco e omega3, quelli di chia ottimi per il fabbisogno giornaliero di fibre vegetali.

Infine i semi di lino sono degli antiossidanti naturali e hanno poteri benefici su praticamente tutto il nostro organismo, dal cervello, al sistema riproduttivo, al cuore. Da non restarne mai senza in dispensa!

Peperoncino (vitamine A e C)

Fin dall’antichità i popoli dell’America centrale sapevano delle fantastiche proprietà nutritive del peperoncino e lo utilizzavano sia in cucina sia come rimedio naturale per vari sintomi, come mal di denti o dolori muscolari.

Questa spezia dal gusto piccante è infatti ricca di vitamina A e C, fondamentali per il corretto funzionamento del nostro sistema immunitario. Il peperoncino contiene anche abbondante vitamina E, importante antiossidante.

Cioccolato (magnesio)

Non c’è bisogno di raccomandarne un consumo quotidiano, molti di noi già ne vanno ghiotti. Il cioccolato, cibo afrodisiaco, sempre efficace nel tirarci su il morale stimolando la produzione dell’ormone della felicità.

Ma non tutti sanno che il cioccolato è anche un potente antiossidante ed è ricchissimo di magnesio, minerale regolatore di molte delle nostre funzioni vitali.

Capita spesso di incontrare, per le strade delle città, gruppi di ciclisti intenti a pedalare in fila indiana.

A questa vista, molti sono i non-ciclisti che fanno fatica a comprendere cosa li spinge a svegliarsi all’alba per percorrere diversi kilometri in bicicletta, mettendo sotto pressione il corpo e la mente.

Il ciclismo è senz’altro uno sport impegnativo e laborioso sia dal punto di vista fisico che mentale: richiede forza d’animo e motivazione. Perché decidere di sforzarsi tanto? certo, per ridurre l’inquinamento, o per mantenersi in forma. Ma non è tutto!

La verità è che l’elemento grave della fatica passa in secondo piano, quando c’è la passione! È risaputo: quando facciamo un lavoro o uno sport che ci appassiona, ci sentiamo molto meno sopraffatti e affaticati.

I ciclisti che decidono di pedalare per lunghe percorrenze, magari in salita, non lo fanno solo per non inquinare e per mantenersi in forma, ma soprattutto perché sono spinti da una forte attrazione verso quel tipo di attività.

Ed è proprio l’elemento della passione, più di tutto il resto, a motivare i ciclisti.

Le cycling holidays e il ciclismo che coinvolge

La passione per il ciclismo può essere così totalizzante da intrufolarsi in ogni sfera della vita di un ciclista, ad esempio nelle vacanze! Avete mai sentito parlare delle cycling holidays? si tratta di veri e propri viaggi in bicicletta, guidati e non.

Molti di questi giri, che possono essere sia solitari che di gruppo, sono delle vere e proprie esperienze immersive che offrono la possibilità di scoprire i punti più nascosti di una regione, quelli difficilmente raggiungibili in macchina o con altri mezzi di trasporto.

Il concetto stesso di cycling holidays prevede la presenza di una passione, o comunque una certa predisposizione naturale, verso il ciclismo.

Insomma, la vacanza in bicicletta non è sicuramente la vacanza giusta per coloro che considerano il ciclismo un lavoro faticoso e scocciante, m riguarda i più coinvolti nel ciclismo.

Questi ultimi si cimentano in percorsi turistici alla scoperta di luoghi sensazionali, e lo fanno senza separarsi dalle loro biciclette.

3 percorsi italiani dedicati ai ciclisti

La modalità vacanziera fatta apposta per gli amanti della bicicletta è una realtà globale. L’Italia, grazie alle sue bellezze naturalistiche e culturali, si sposa perfettamente con le cycling holidays.

A seguire, vogliamo parlarvi di alcuni percorsi che ci offre il nostro paese: ve n’è di tutti i tipi, dal percorso in montagna a quello sulla costa!

La via Francigena: dalla Toscana a Roma

Questo percorso attraversa la Toscana e ha Roma come capolinea. Si tratta di un antico tour rimodellato: la lunghezza della versione originale è di 1.800 km, ed ha come tappa di partenza Canterbury.

Oggi è possibile seguire le orme dei pellegrini in bicicletta, esplorando diversi borghi e paesaggi mozzafiato caratteristici della Toscana.
Inoltre, tra una pedalata e l’altra è possibile fermarsi per assaggiare i piatti e i vini più buoni.

Le montagne dell’Alta Badia

Pedalare nella zona dell’Alta Badia, tra le dolomiti, è un’occasione perfetta per respirare aria di montagna e per godere di alcuni gioielli naturalistici di alta qualità.

D’altronde, le dolomiti sono riconosciute come Patrimonio Mondiale dell’UNESCO!  I ciclisti che decidono di percorrere questo itinerario hanno il piacere di imbattersi, tra le altre cose, anche con una cultura singolare: quella ladina.

Dal Cilento alla Costiera Amalfitana

Per i ciclisti appassionati che preferiscono la vista mare, il percorso che va dal Cilento alla Costiera Amalfitana rappresenta un must.

Spostandosi dalla primitività cilentana all’eleganza della costiera su cui si posa la città di Amalfi, passando per una delle città greco-romane più amate, Paestum, i ciclisti possono coniugare la loro passione per la bicicletta con quella per le sfumature azzurrine del mare.

Viaggiare nella mente e nel cervello umano e’ estremamente affascinante. Ogni singola struttura, ogni cellula, ogni funzione sono perfettamente collegate ed e’ da qui che vengono “dirette” le nostre azioni, reazioni, emozioni e persino gli umori e gli stati d’animo.

In questo contesto, la dopamina ha un ruolo cruciale: conosciuta anche come “ormone dell’euforia o della motivazione”, la dopamina e’ uno dei neurotrasmettitori del nostro cervello – ossia e’ una sostanza prodotta dalle cellule del sistema nervoso – e regola le funzioni legate al benessere fisico, psichico e all’umore.

La dopamina interviene nella regolazione delle sensazioni emotive positive e agisce sul meccanismo del piacere e della ricompensa: tutto ciò che da soddisfazione e appagamento aumenta i livelli di dopamina.

Il suo ruolo e’ comunque molto più ampio: la dopamina agisce infatti anche sul controllo dei muscoli, della motivazione personale, del sonno, dell’umore e della memoria.

Una sua carenza può provocare un abbassamento del tono dell’umore, stanchezza, sonnolenza e apatia.

E’ quindi bene tenere sempre alti i livelli di dopamina nell’organismo per non incorrere in questi spiacevoli stati che, nei casi peggiori, possono sfociare in vere e proprie patologie (depressione, isolamento ma anche rabbia, frustrazione ..).

Che correlazione sussiste tra la dopamina e l’alimentazione? Molto semplice: l’assunzione di determinati alimenti può aumentare i livelli di dopamina nel corpo.

La Dopamina a tavola

La dopamina non può essere incrementata direttamente tramite l’assunzione di alimenti: e’ infatti una sostanza estremamente labile che viene prodotta e sintetizzata direttamente nel cervello a partire dalla fenilalina e dalla tirosina, ossia gli aminoacidi essenziali utilizzati dall’organismo per “costruire” la dopamina stessa.

E’ quindi possibile incrementare la produzione di dopamina assumendo alimenti che contengono i precursori della dopamina, quindi cibi ricchi di fenilanina e di tirosina.

Ecco che allora sulla nostra tavola non dovranno mai mancare banane, uova, avocado, ma anche pesci “grassi” (salmone, sardine, sgombro) e prodotti caseari.

La frutta di stagione e la frutta in guscio (noci, nocciole e mandorle) sono altri alimenti che possiamo inserire nel “menu della motivazione”, questi ultimi in particolare sono particolarmente indicati per la loro ottima azione sul corretto funzionamento e vitalità dei neuroni.

Latticini e prodotti caseari, cacao e curcuma sono cibi particolarmente ricchi di tirosina mentre i legumi e la carne apportano ottimi livelli di fenilanina.

Equilibrio e giusta combinazione di alimenti: le armi vincenti per la produzione di dopamina

Una dieta equilibrata e sana e’ sempre una valida alleata per tenere sotto controllo la produzione di dopamina.

Nei casi più complessi – ossia se si riscontrano livelli troppo bassi o troppo alti – e’ bene consultare un esperto che saprà indicare l’alimentazione e soprattutto la combinazione più corretta degli alimenti.

Un eccesso (o una mancanza) di una o più categorie degli elementi sopra indicati può infatti rivelarsi dannoso e provocare danni e problematiche anche serie.

Attenzione ai radicali liberi!

La dopamina e’ una sostanza che tende ad ossidarsi facilmente, e’ quindi bene assumere quotidianamente quegli alimenti che per le loro proprietà vanno a contrastare l’azione nociva dei radicali liberi.

Frutta fresca di stagione, verdura a foglia verde e alimenti ricchi di vitamine C ed E sono i principali alleati per contrastare la presenza dei radicali liberi. Ma anche peperoni, fragole e frutta e verdure arancioni (zucca e arance).

Di tutto un po’, comprese forme e colori degli alimenti, e il nostro fisico ma anche l’umore, le emozioni e la motivazione, saranno attivi, efficaci e molto performanti, con grande vantaggio per la nostra vita. A 360 gradi.

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